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Raccolta di 81 poesie bilingue, suddivise in capitoli (cicli), nella traduzione di Paolo Statuti. Il fenomeno della poetessa russa Julia Pikalova è nell'essere giunta alla poesia molto tardi, senza passare per i consueti periodi di formazione; in soli sette anni lei ha creato un notevole patrimonio poetico. Fuori dalla Russia, i lettori italiani sono i primi a conoscere la sua creazione, grazie a Paolo Statuti, allievo del mitico Angelo Maria Ripellino, stimato traduttore delle poesie di Puskin, Lermontov, Mandel'stam, Pasternak, e di tanti altri poeti classici e contemporanei. La raccolta include una serie di acqueforti del rinomato pittore russo Alexander Kostin che illustrano altrettante poesie, e anche QR-codes che permettono di ascoltare qualche poesia in lingua russa e italiana. Contiene una prefazione di Stefano Garzonio, noto slavista dell'Università di Pisa. Con eccezionale abilità Julia Pikalova gioca con il suono e il significato delle parole, con la grammatica della lingua russa e con strati di cultura mondiale percepita come fatto della propria biografia.